mi invitano ad una cena non vegan e così, come sempre, prometto di portare qualcosa per me che eventualmente possano mangiare anche gli altri come antipasto o
stuzzichino, a patto che uno dei piatti in menu sia vegan-friendly. affare fatto, e la prassi vuole che io apra il frigorifero e mi ritrovi a fissare il vuoto siderale con un punto interrogativo in fronte.
quello che mi salva questa volta è il broccolo… perché non fare delle polpette di broccoli? …con la quinoa! apro la dispensa e c’è anche del miglio, sappiamo tutti che con il miglio è meglio quindi: ok.
ingredienti:
- un broccolo di medie dimensioni
- quinoa, 60 g
- miglio, 60 g
- brodo vegetale
- maizena
- pepe
- olio extravergine d’oliva
- spezie a piacere
procedimento:
prima di tutto preparo un pentolino con la quinoa ed il miglio crudi. metto a bollire il brodo vegetale ed una volta portato ad ebollizione lo verso nel pentolino a coprire a filo quinoa e miglio. li faccio cuocere a fuoco lento aggiungendo brodo caldo alla bisogna e nel frattempo lesso il broccolo in acqua salata con l’aiuto della pentola a pressione.
una volta cotti miglio e quinoa li faccio asciugare ed attendo un po’ di tempo per farli intiepidire; poi metto tutto insieme nel robot da cucina e frullo come se non ci fosse un domani, mentre aggiungo un po’ di maizena per rassodare la consistenza dell’impasto, un po’ di pepe, un filo d’olio, un po’ di maggiorana e di curcuma (a piacere…).
a questo punto mi organizzo con una ciotola con un fondo di maizena ed un’altra con l’impasto per le polpette. formo delle palline e le arrotolo nella maizena per creare una specie di impanatura… e qui viene il bello, nonché il nome del piatto: palle di odio, perché? perché scopro che evidentemente qualcosa non va nella proporzione degli ingredienti e le polpette non ne vogliono sapere di stare insieme… gli ingredienti si odiano proprio! ma io insisto ed una volta impanate le butto in padella con un po’ d’olio a friggere. queste palle sono talmente ricolme d’odio che subito le prime due mi schizzano olio bollente in faccia ma alla fine vinco io… le faccio cuocere ben bene e le servo un paio d’ore più tardi: le palle d’odio sono state un successone, tanto che mi è stato richiesto il bis ad una cena successiva, alla faccia loro!!! 